Architettura Romana
La costruzione delle strade dimostra quanto architettura e ingegneria fossero nettamente collegate tra loro fin dai tempi arcaici: la più grande tra tutte, insieme alla Via Latina, fu senza ombra di dubbio la Via Appia, la strada romana che assicurava il collegamento tra Roma e Capua.
Essa fu progettata nel corso delle guerre sannitiche al punto da nascere, inizialmente, come strada militare e prese il nome da Appio Claudio Cieco.
In via generale le strade, che erano pianificate con estrema accuratezza, erano cariche sia di funzione di trasporto che di funzione strategica dovendo unire tra loro i vari stanziamenti latini o romani nelle aree conquistate.
L'architettura romana si caratterizza anche per la costruzione di acquedotti: il primo, l'Aqua Claudia, nacque nel IV secolo a.C. grazie ad Appio Claudio Cieco e permetteva il trasporto dell'acqua dalle colline attorno a Roma direttamente nella capitale; due secoli più tardi l'attuale capitale italiana era servita da otto acquedotti che oltrepassavano, in totale, i quattrocento chilometri di lunghezza.
Uno dei primari elementi architettonici romani fu l'arco, già noto ai tempi dei Greci e degli Etruschi e realizzato sovente in calcestruzzo, poi rivestito di laterizi. Ulteriore elemento caratterizzante l'architettura romana fu la volta: la più semplice era la volta a botte ma a essa vanno aggiunte la volta a cupola, a vela, a crociera, a padiglione e a lunetta.